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venerdì 25 ottobre 2013

Diecimila visitatori alla riserva naturale Sorgenti del Pescara - Popoli (PE)

Diecimila visitatori alla Riserva
Sorgenti del Pescara a Popoli (PE)
Come associazione di esperti di paesaggio, alberi e ambiente siamo orgogliosi di aver contribuito anche noi allo straordinario successo della Riserva Naturale Sorgenti del Pescara. Della serie "la bellezza salverà il mondo".
Complimenti alla dottoressa Pierlisa Di Felice.

Loreto Aprutino - Città d'arte o città del cemento? Triste reportage sul declino di una splendida cittadina.

Loreto Aprutino - Città d'arte o città del cemento?
Triste reportage sul declino di una splendida cittadina.

di Alberto Colazilli

Loreto Aprutino (PE), uno dei borghi più belli d'Abruzzo ed anche d'Italia, con una storia millenaria, con una ricchezza paesaggistica e culturale incredibile. Purtroppo, da diversi anni, questa miniera d'oro è stata colpita da un'invasione senza precedenti del degrado e del "brutto". Accanto a un paesaggio agrario ridente, come un cancro si va sviluppando senza freni un paesaggio plumbeo fatto di cemento, sbancamenti di colline, orribili palazzoni che distruggono per sempre immagini storiche e da cartolina. E se accanto a tutto questo scempio ambientale ci si mette anche una involuzione culturale della popolazione locale, sempre più chiusa alle problematiche del territorio, sempre più incapace di comprenderne il valore, allora siamo messi malissimo! Dalla Fonte Grande abbandonata fino a un centro storico tenuto malissimo, al paesaggio violentato, Loreto Aprutino mantiene a fatica il suo fascino che ha stregato da sempre viaggiatori e turisti. Si può solo sperare in un cambiamento di rotta, in una sensibilità più radicata almeno nelle giovani generazioni che, indignate e prive di certezze, fuggono ormai da questo "Paradiso amaro".
Un reportage che vuole testimoniare come si sta perdendo una immensa ricchezza. Perchè il paesaggio, se lo si valorizza e tutela, può diventare un incredibile mezzo per risollevare interi territori in crisi. 


 
Ottobre 2013. Qui c'era il giardino Rasetti che è stato distrutto dalle ruspe nel 2011; adesso c'è una discarica con un pantano di fango ed erbacce. E' il sito del fantomatico "Borghetto Camilla", una immensa costruzione affacciata su Loreto che nessuno ha costruito.


Violentato il dolce declivio di una ridente collina degli uliveti per far posto a un terrapieno orribile che l'impresa ha tentato di coprire con degli alberi. Della serie: ho fatto qualcosa di così brutto che provo a nascondere agli occhi dei cittadini! Purtroppo un'operazione invana!
Punto dolente per il paesaggio loretese è la "Città della Fornace". Una immensa campagna mediatica per lanciare l'immagine di questa nuova area della cittadina dove il cemento è purtroppo sovrano. La fotografia è emblematica: cielo di piombo su un paesaggio plumbeo. Si tenta di salvare il salvabile con decine di alberelli piantati su terreni molto poveri di nutrimento.
Quello che ha creato maggiori problemi d'immagine è stato il "mostro di cemento" costruito in zona Fornace. Un vero colpo all'occhio nella veduta d'insieme del paesaggio loretese, anche perchè chi ha progettato questi edifici non ha seguito la tradizione impegnandosi invece a ricreare un vero e proprio spaccato di periferia di una grande città. Eppure qui siamo in un paese che arriva a poco più di Seimila anime! Beh, un pessimo disegno architettonico quando in realtà bastava realizzare qualcosa di più carino, più a misura d'uomo, dove il nuovo quartiere andasse a unificarsi con il paesaggio agrario circostante. Beh, occasione mancata.
 
Veduta d'insieme del complesso edilizio in zona Fornace. Un'area totalmente al di fuori dell'assetto paesaggistico di Loreto dove chi ha realizzato ora tenta di coprire le brutture piantando decine di alberelli di Prunus cerasifera pissardi. Lodevole iniziativa, peccato che il contesto sia così brutto che si dovrà faticare tanto per renderlo veramente di qualità. Ammesso che ci si riesca. 


I lavori di sbancamento della zona Fornace provocano seri problemi di dilavamento dei terreni con fiumi di fango e argilla che invadono le strade. Il prezzo da pagare quando si sbanca un'intera collina con le ruspe.

Il "famoso" centro commerciale di Loreto Aprutino dove campeggia la scritta grossa come una casa "Prossima apertura". Al momento è un immenso cantiere o forse "cattedrale nel deserto".


Che cosa ne pensate dell'illuminazione e dell'arredo urbano? Personalmente penso siano opere di dubbio gusto! Ma lo dico come esperto di giardini e paesaggio.  


Cielo di piombo su Loreto Aprutino! Una foto di come il paesaggio loretese sia ormai cambiato per sempre. L'area Fornace si presenta purtroppo come UN PESSIMO BIGLIETTO DA VISITA della già martoriata Lauretum. Cosa si può sperare? Che ci sia un pò di sensibilità nei progettisti a coprire il più possibile questo "mostro di cemento" con una lussureggiante vegetazione. Le aree incolte sono tante. Che cercassero di immergere veramente le nuove abitazioni e condomini all'interno di un bel parco. Oppure costa troppo gestire aree verdi?

Terreni di riporto, residui dello sbancamento di un'intera collina. Un paesaggio che è totalmente al di fuori della tradizione agreste di Loreto Aprutino. 


Cielo di piombo su Loreto e sul Castello Chiola che domina il paesaggio. Per chi si affaccia dal castello adesso, può ammirare si il bel panorama del Gran Sasso ma con il "colpo d'occhio" della nuova "periferia" lauretana. Benvenuti a Loreto Aprutino!

Edificio veramente orribile dal punto di vista estetico che non c'entra nulla con il paesaggio agrario loretese e con l'antico assetto urbanistico. Uno strappo alla tradizione e al connubio storico città-campagna!
 

venerdì 18 ottobre 2013

Le gambe degli alberi

Le gambe degli alberi

La foresta finalmente cammina per le vie della città!

di

Valentino Valentini


 La Foresta Che Cammina
 La foresta cammina... per le vie di Roma, grazie ad appassionati "fitofori", fratelli degli alberi, nuovi ambientalisti generosi del terzo millennio.  6 ottobre 2013

A quelli di Voi cui è capitato di vedere la prima puntata di "Che tempo che fa" spero sia stata  gradita l'improvvisata, se così la vogliamo chiamare, di un certo prof. Mancuso, nientemeno che un docente di botanica, che si è periziato ad evidenziare il fatto che su questa terra "esisterebbero" anche le piante, che pur costituiscono il 97% circa dell'intiera biomassa del pianeta e che nella versione arborea  raggiungono dimensioni ragguardevoli, maggiori di qualsiasi altro vivente. Ma non solo. Nel tentativo di dimostrare al pubblico in studio e ai telespettatori che ogni pianta, ogni albero è un vivente "a tutto tondo" e sbugiardare quella parte d'umanità che li collocherebbe in serie "B" - a  mò di merce utile solo al profitto - forse perchè non hanno voce, possibilità di deambulazione meno che meno o quant'altro, il nostro prof. ci ha mostrato le foto di una piantina di pisello, scattate in cadenzata sequenza, che nel crescere cercava di appoggiarsi o arrampicarsi a sostegni più o meno a portata. "Guardate" - faceva osservare quel desso - "questa pianta non solo si muove, ma possiede anche sensibilità ed intelligenza, proprio per capire come è fatto il mondo intorno a lei..."
Quanti messaggi di questo tipo, pur lodevoli e ingegnosi,  si dovrebbero dare per cambiare mentalità alla gente? Ma per fortuna c'è chi gli alberi li ama e li apprezza "senza se e senza ma", stiamo parlando delle pur numerose associazioni che fanno ancor più bella, colta e vivibile Roma Capitale, e non solo. Con l'apporto esterno delle associazioni CO.RI.TA - CO.N.AL.PA., domenica scorsa esse son diventate l'orizzonte umano  - irradiato dal sole  -  che "dà in prestito" le proprie gambe agli alberi e alle foreste di questo pianeta, che dà loro la voce, la dignità e la visibilità che sono appannaggio solo dei viventi d'élite! Così, come non parlare dello sforzo e della passione di associazioni come "Respiro Verde-Legalberi", il "Popolo degli alberi e dei Giardini", il "Comitato per la Bellezza", la "Federazione Naz. Pro Natura e Pro Natura Abruzzo", il "Touring Club Italiano", i "Volontari a Difesa di Ciò che è Vita", il "Movimento per la Decrescita Felice", le "Sentinelle degli Alberi", i "Patriarchi della Natura", gli "Alberi di Roma", ma anche "Ginkgofarm", "Salviamo il Paesaggio", Feder Trek, LIPU Lazio, Verdi Lazio e "Fare Verde",tutte compagini che hanno percorso le strade di Roma per richiamare l'attenzione di tutti, politici soprattutto, alle problematiche incombenti su Roma, sul territorio nazionale e planetario e dovute ai tagli indiscriminati, alla deforestazione, alla perdita di biodiversità, ai cambiamenti climatici che, ancor mentre si scrive, determinano impatti metereologici che stanno causando ingenti danni, morte e distruzione.Secondo un recente studio dell'agenzia inglese GCP ( = Global Canopy Programme), con sede ad Oxford, è proprio la deforestazione a costituire la vera causa del riscaldamento globale : lo studio dimostrerebbe che ogni giorno di deforestazione libera nell'atmosfera un quantitativo di CO2 equivalente a quello rilasciato da 8 milioni di persone in viaggio da Londra a New York, ossia la spaventosa cifra di due miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno. Se perderemo alberi e foreste - ribadiscono alla GCP - perderemo anche la battaglia contro le devastanti mutazioni climatiche. Servono urgentemente misure politiche, un pugno di azioni in grado di agire sul consumo distruttivo, servono incentivi e risorse per riforestare onde contenere il combiamento climatico, serve pensare soprattutto al nostro pianeta-astronave, l'unico che abbiamo!Ma servono anche quei valorosi "fitofori" ( = portatori di alberi) che domenica 6 ott. u.s., albero in spalla, abbiamo visto per le strade della Capitale dar gambe e voce a verdi foreste ed alberi fecondi. Si tratterà solo di cambiare il nome della "marcia": da "Marcia per la Pace" a... "Marcia per la Pace con la Natura"!

Articolo Valentini Corriere Del Giorno   Le Gambe Degli Alberi
 Valentino Valentini
Coordinatore Comitato Rimboschimento di Taranto
Dirigente del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggiowww.conalpa.it

Il mito del "fitoforo", fratello degli alberi del III millennio

Il mito del "fitoforo", fratello degli alberi del III millennio 
Genesi di un originale movimento ecologista a favore delle foreste.

di Alberto Colazilli

Questa bella avventura a favore degli alberi e delle foreste nasce nel 2010, in occasione  del  vertice di Cancun ( 29 nov./ 10 dic. 2010), quando l’ambientalista pugliese Valentino Valentini, già coordinatore del Corita di Taranto e tra i promotori del nascente e giovanissimo CONALPA, decise di partire alla volta di Roma, solitario, per intraprendere una lunga marcia tra strade e piazze di rilievo come Stazione Termini, via nazionale, Altare della Patria, Colosseo e ritorno, Via del Corso, Piazza Navona, fino a Castel Sant'Angelo e Piazza del Vaticano.  Valentini aveva in spalla uno zainetto con un alberello sistemato al suo interno, un berretto verde foglia e un cartello al collo con su scritto "Messaggio per Cancun: salviamo le nostre foreste". Come racconta lo stesso Valentini, fu fotografato da molti turisti stranieri, rimasti affascinati da quel gesto così straordinario e originale e fu visto con curiosità dagli stessi romani. Un gesto quindi incredibile e spettacolare al tempo stesso, capace di attirare l'attenzione e di emozionare.
  
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Valentino Valentini del CONALPA, fotografato a Roma nel 2010 con alberello in spalla

La solitaria marcia di Valentini fu il preludio di qualcosa di molto più grande che si sarebbe sviluppato pochi anni più avanti, riscuotendo un successo veramente inaspettato. Inizialmente in molti videro la sua iniziativa come di poco conto, incapace di smuovere le coscienze, ma non era affatto così. E solo il tempo avrebbe dato ragione alla sensibilità di quell’ anziano ambientalista  dall’animo giovane.
Nel 2011, assieme al Parco della Caffarella, si promosse una iniziale, ridotta "Marcia degli Alberi" (se così si poteva chiamarla) per le vie della capitale, ma l'eco della manifestazione non fu grandioso. furono pochissimi i partecipanti, solo una decina. La gente e le stesse associazioni non erano ancora in grado di capire il valore della marcia e dell'alberello in spalla. Tuttavia il valore del messaggio cominciò ad essere recepito. Il 2011 fu un anno di grandi cambiamenti nel nascente movimento a favore degli alberi, si presero decisioni importanti, e fu l'anno della nascita ufficiale di CONALPA come associazione. Da li a poco si ebbe un primo importante consolidamento delle posizioni del gruppo CONALPA sulla promozione e valorizzazione della figura del fitoforo. Ma il lavoro si fece lungo ed impegnativo e dopo una difficile gestazione si dovette aspettare dicembre 2012 per vedere su Roma una prima vera "Marcia degli Alberi" con la nascita ufficiale della figura del "fitoforo" che acquistò una sua dignità e importanza.

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Fitofori alla Marcia degli Alberi del 2012 - Roma.

Come preannunciato dallo stesso Valentini e dai vertici della giovanissima associazione Conalpa, il "fitoforo" è un fratello degli alberi, simbolo di una rinnovata, ritrovata serenità tra uomo e foreste, tra l'umanità e la Madre Terra. Attraverso i fitofori gli alberi possono muoversi in giro per le città, sistemati negli zainetti. Finalmente gli alberi non sono più oggetti ma acquistano una loro dignità assoluta, un'importanza quasi sacrale, come fratelli, appunto! Il fitoforo il nuovo "mito" ambientalista del III millennio, in un'Italia devastata dalla cementificazione e dal taglio indiscriminato di alberi. Tornando a dicembre 2012, grazie all'organizzazione e promozione congiunta di CONALPA, CORITA e Respiro Verde Legalberi di Roma con Massimo Livadiotti e Cristiana Mancinelli Scotti, si ebbe una prima vera "Marcia degli Alberi" che suscitò così tanto clamore da comparire anche sulle colonne di importanti testate giornalistiche di rilievo. Furono diverse le associazioni, soprattutto romane, che parteciparono alla Marcia del 2012, che vedeva il luogo dell’incontro in Piazza San Silvestro in Roma, soprannominata la piazza della vergogna perché priva di alberi. La protesta iniziò proprio da li e si mosse fino al Ministero delle politiche agricole e forestali. Fu l'inizio della grande avventura dei fitofori e la Marcia degli Alberi divenne un appuntamento annuale a  favore delle foreste.
Altro episodio importante, nell'aprile 2013, in occasione della grandiosa protesta contro il Petrolio in Abruzzo, il presidente di CONALPA Alberto Colazilli porta in spalla un grande Pinus pinea alto 1, 70 cm, sistemato in uno zainetto, che svetta all'interno dell'immenso fiume umano della manifestazione che si muove tra le vie principali di Pescara. La presenza di questo grande pino nella lotta contro la deriva petrolifera abruzzese  crea tanto interesse, è fotografato da molta gente e viene trasformato in un caso mediatico. Non solo Roma, quindi, come luogo di azione dei "fitofori" ma anche altre regioni d'Italia.


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Alberto Colazilli del CONALPA fotografato durante la protesta contro la deriva petrolifera in Abruzzo. Aprile 2013.

Arriviamo al 6 ottobre 2013  e la seconda edizione della "Marcia degli Alberi", organizzata e promossa da Respiro Verde-Legalberi, CORITA e da CONALPA, torna a far parlare di se. Questa volta si parte da Piazza del Popolo per muoversi su Via del Corso fino a Piazza San Silvestro, Piazza Barberini per finire davanti al Ministero delle Politiche Agricole e Forestale. Numerose le associazioni che danno la propria adesione, per citarne alcune molto importanti come Pro Natura Nazionale, Touring Club, Coordinamento Salviamo il Paesaggio e Movimento per la Decrescita Felice. Il numero dei partecipanti e dei fitofori aumenta in maniera esponenziale. L'evento ha il patrocinio dello stesso Comune di Roma che quindi lo ufficializza.

 La Foresta Che Cammina
"La Foresta in marcia" - Foto manifesto della "Marcia degli Alberi" 2013 a Roma

La "mitica" camminata solitaria di Valentini nel lontano 2010 si è dunque evoluta. Non più solitari portatori di alberi ma un'intera “foresta che cammina”, uno spettacolare e simpatico modo per lottare a favore delle foreste che non va circoscritto a una sola città ma che deve diventare nazionale o addirittura internazionale. I dirigenti di CONALPA si stanno muovendo affinchè questo originale "format" possa salvare più alberi possibili, smuovere più cervelli possibili, ringraziando tutte le associazioni che hanno aderito e che continueranno ad aderire, anche in futuro, al "mito del fitoforo". www.conalpa.it

Marcia degli Alberi (seconda edizione) Roma, 6 ottobre 2013

 Marcia degli Alberi 
(seconda edizione)
Roma, 6 ottobre 2013

 


Gli alberi conquistano il cuore di Roma, 6 ottobre 2013



La  MARCIA DEGLI ALBERI, evento originalissimo tutto a favore degli alberi e delle foreste, continua a riscuotere un crescente successo arrivando alla sua seconda edizione. I "fitofori" hanno portato a spalla un alberello, girando per le vie di Roma, per sensibilizzare a favore del verde, per impedire l'abbattimento di alberi, la distruzione del paesaggio e il degrado del territorio. Grazie agli esseri umani, finalmente gli alberi possono muoversi e camminare per le vie della città, mostrandosi in tutta la loro bellezza e grandezza. Una foresta in marcia, un fiume verde che si muove nel traffico, che colora le piazze asfaltate e cementificate, che stupisce i passanti e i turisti, tanto colpiti da questo evento. E' il simbolo di un ritrovato connubio tra uomo e albero, tra umanità e Madre Natura. Il momento più alto è stato contemplare il corteo dei fitofori che invade Via del Corso uscendo da Piazza del Popolo con gli alberelli svettanti e le scritte incitanti alla protezione delle foreste. Prima tappa a San Silvestro, la "piazza della vergogna" totalmente priva di alberi; la seconda tappa a Piazza Barberini, anch'essa desolata e priva di verde, dove gli alberelli sono stati sistemati in gruppo al centro della piazza simulando un piccolo boschetto; la terza tappa davanti al Ministero di Agricoltura e Foreste, dove gli alberelli sono stati sistemati di fronte all'entrata. Tante le associazioni ambientaliste partecipanti. L’edizione di quest’anno, con il patrocinio di Roma Capitale, vede l’adesione di diverse associazioni e comitati come il Comitato per la Bellezza, FederTrek, Movimento per la Decrescita Felice, Lipu Lazio, Respiro Verde Legalberi, Patriarchi della Natura, Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, Popolo degli Alberi e dei Giardini, Comitato Rimboschimento Città di Taranto, Coordinamento Salviamo il Paesaggio Roma e Provincia, Touring Club Italiano, Federazione Nazionale Pro Natura, Pro Natura Abruzzo, Memento Naturae, Alberi di Roma, Ginkgo Farm, Sentinelle degli Alberi, Verdi Lazio - Roma, Fare Verde Lazio, Noixlucoli onlus. Gli alberi che hanno sfilato saranno piantati in Roma durante la Giornata dell'Albero il 21 novembre, a cura dell'associazione Respiro Verde Legalberi.